Impianto biogas agricolo
L’installazione di un impianto biogas agricolo rappresenta per le aziende un investimento sostenibile, in grado di garantire una fonte di reddito integrativa costante.
Installare un impianto per la produzione di biogas o biometano agricolo è una soluzione ottimale per la valorizzazione di biomasse provenienti dall’agricoltura, allevamento e agroindustria.
Inoltre, la produzione di biogas permette di instaurare e sfruttare una sinergia con le comunità circostanti, accrescendo il valore aggiunto dell’agricoltura e ottimizzando l’energia prodotta nell’area circostante.
Biogas nelle aziende agricole
Ogni impianto biogas per l’agricoltura viene adattato in base alle richieste del cliente e alle potenzialità di ogni matrice utilizzata come alimentazione. A seguito i un’attenta analisi, infatti, SEBIGAS seleziona e suggerisce il miglior reattore tra il CSTR e il PFR per la massimizzazione delle performance. Inoltre, a seconda della ricetta, viene implementata una soluzione di pretrattamento per
la gestione delle matrici più complesse, quali igienizzazione, pastorizzazione e dissabbiatura. In casi specifici, viene inoltre inclusa una fase che può comprendere tecnologie come la pastorizzazione e flottazione. Al termine del processo, è possibile considerare fasi di post-trattamento specifiche per la valorizzazione del digestato e il recupero dell’azoto.
I vantaggi ambientali dell’impianto biogas agricolo
Con un impianto biogas agricolo è possibile contribuire alla gestione dei reflui dell’azienda, riducendone i costi di gestione e valorizzandoli dal punto di vista energetico. L’impianto biogas consente di ridurre la CO2 equivalente emessa dai reflui, evitando
l’immissione in atmosfera di CH4, naturalmente emesso da queste tipologie di scarto se non trattate con la digestione anaerobica. L’azienda inoltre sostituisce prodotti di origine organica ad altri di sintesi, valorizzando il digestato nei terreni circostanti.
I vantaggi economici dell’impianto biogas agricolo
La produzione di energia elettrica, termica o biometano rappresenta per l’azienda agricola una fonte continua di integrazione del proprio reddito, con un’evidente riduzione dell’approvvigionamento da fonti fossili. Destinata all’autoconsumo, alle necessità termiche dei vari processi aziendali, o ceduta alla rete nazionale, crea un sistema di produzione redditizio e circolare.
SALERA
Località: Castelvisconti (CR)
Anno di installazione: 2011
Alimentazione: liquame suino, insilato di segale, insilato di mais
Potenza installata: 625 kW
Utilizzo energia elettrica/energia termica: l’energia elettrica è seduta alla rete con tariffa incentivante dedicata. L’energia termica viene invece valorizzata per riscaldare una coltivazione di alga spirulina biologica.
Digestato: utilizzato come fonte azotata per i terreni.
DEBO
Località: Niella Tanaro (Cuneo)
Anno di installazione: 2015
Alimentazione: Sottoprodotti e scarti di macellazione
Potenza installata: 300 kW
Utilizzo energia elettrica/energia termica: L’energia elettrica è ceduta alla rete con tariffa incentivante dedicata. Il calore è riutilizzato nel ciclo produttivo aziendale e per il riscaldamento dei digestori
Digestato: Utilizzato come fertilizzante e ammendante per i terreni, consente la sostituzione dei prodotti di sintesi
BIOQUERCY
Località: Gramat (Francia)
Anno di installazione: 2018
Potenza installata: 1.800 kW
Alimentazione: liquame bovino, scarti di macellazione, cibi scaduti, scarti della produzione della birra, siero di latte
Utilizzo energia elettrica/energia termica: L’energia elettrica è ceduta alla rete pubblica, la termica viene utilizzata per il riscaldamento delle strutture, del sistema di pastorizzazione e del digestore
Digestato: È utilizzato come fertilizzante organico per le colture di alimentazione animale